La bistecca alla fiorentina

La bistecca alla fiorentina

Bistecca, ovvero la comanda più ordinata alle tavole dei ristoranti fiorentini. La richiesta della maggioranza delle persone che vengono nella nostra città è sempre la solita: dove vado a mangiare una bella bistecca? Intanto cerchiamo di capire di cosa si tratta e come mai è diventata uno degli emblemi di Firenze. Secondo Pellegrino Artusi, fiorentino d’adozione, il termine deriva dall’inglese beef-steak, che poi vuol dire “fetta di manzo”. La leggenda vuole che nel Cinquecento, in occasione di una festa che si teneva nei pressi di San Lorenzo, venisse distribuito al popolo un bue girato allo spiedo. Fra la gente sembra che vi fossero dei cittadini inglesi, che alla vista di quella carne cominciarono a gridare: “Beef steak! Beef steak!” per chiederne un pezzo. I fiorentini fecero presto a trasformare quella richiesta in “bistecca”. Prima di allora le bistecche, che avevano già una lunga storia, venivano chiamate “carbonate”, in virtù della loro cottura su una gratella ben calda con sotto la brace di carbone dolce, ardente ma senza fiamma. La sua qualità viene determinata da una serie di fattori: razza dell’animale, frollatura, tipo di cottura, temperatura di servizio, ma un elemento è imprescindibile: il taglio della carne. Per essere una “fiorentina” la bistecca deve essere nella costata, con filetto, controfiletto e l’osso in mezzo a T. Alla fine deve risultare al sangue al centro e ben arrostita in superficie: ricordate che non esiste una bistecca ben cotta, piuttosto cambiate piatto! E ricordate anche che il termine “fiorentina” è usato solo per la squadra di calcio, al cameriere si ordina una...
Gli eventi di marzo a Firenze: tradizioni, arte e gusto

Gli eventi di marzo a Firenze: tradizioni, arte e gusto

Gli eventi di marzo a Firenze Marzo segna l’inizio della primavera ed è da sempre considerato il mese della rinascita. Anche la città di Firenze, culla del Rinascimento, si prepara ad accogliere turisti e visitatori con una serie di eventi artistici e culturali, emblema di una forte identità che non smette mai di stupire. Il Capodanno fiorentino in SS. Annunziata Firenze ha festeggiato per secoli il Capodanno proprio in questo mese: il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra l’Annunciazione, fu infatti assunto come inizio del calendario cittadino. La ricorrenza è oggi ricordata con un corteo storico per le vie del centro fino alla Basilica della SS. Annunziata, dove un tempo le genti del contado si recavano a rendere omaggio all’effige della Madonna. Nascita di una Nazione a Palazzo Strozzi Anche i musei sembrano adeguarsi alla rinascita primaverile, presentando una nuova ed entusiasmante stagione di mostre. Dal 16 marzo Palazzo Strozzi ospita la mostra Nascita di una Nazione, un viaggio tra arte, politica e società nell’Italia tra gli anni Cinquanta e il Sessantotto. L’esposizione vede riunite insieme opere di artisti come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Mario Schifano, protagonisti di un ventennio durante il quale prende forma una nuova idea di arte: dalla diatriba tra Realismo e Astrazione, passando dal trionfo dell’Arte Informale fino alle sperimentazioni del Pop e ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e del Concettuale. Taste alla Stazione Leopolda Non mancano in questo mese gli eventi gastronomici, tra i quali spicca Taste, il salone dedicato alle eccellenze del gusto: dal 10 al 12 marzo alla Stazione Leopolda si danno appuntamento i migliori operatori dell’alta gastronomia. Per tutta...
Mercato Centrale di Firenze: chilometro zero e tradizione italiana

Mercato Centrale di Firenze: chilometro zero e tradizione italiana

Mercato Centrale di Firenze: un’esperienza da provare Il Mercato Centrale di Firenze è un luogo da visitare, sia per l’atmosfera di vita quotidiana che si respira tra i locali che fanno la spesa per la famiglia sia perché rappresenta un’ottima opportunità per provare cibo pronto a prezzi accessibili. L’inaugurazione del nuovo mercato centrale risale ormai a tre anni fa, ma la filosofia che ha accompagnato la sua realizzazione resiste più forte che mai. La trasformazione da luogo di vendita di “materie prime” per la cucina in un’esperienza sensoriale sul cibo a chilometro zero si è compiuta in una formula vincente in termini di apprezzamento dei clienti e un conseguente fatturato che fa invidia agli esercizi del centro storico. Il mercato centrale è oggi una realtà che apre le porte sette giorni su sette dalle 10.00 del mattino alle 24.00. E per essere sempre connessi, il wi-fi è gratuito con la password che si prende al punto informativo in loco. Tutte le botteghe hanno l’artigianalità come punto centrale della produzione, oltre che la tradizione, l’attenta selezione degli ingredienti, la genuinità dei prodotti in vendita. Il mercato è una vetrina eccellente della produzione alimentare toscana ed italiana: pesce, fritto e polpette, frutta e verdure, carne e salumi, macelleria fiorentina, torrefazione, tramezzini, lampredotto, mozzarella di bufala, formaggi, pane, pasticceria, cioccolato, gelato, pasta fresca.  ...